Coloro che hanno conseguito un punteggio di almeno 70/100 nelle prove del concorso docenti del PNRR 2023, sono idonei a insegnare ma non sono abilitati.
Per lo Studio Legale Diana è inammissibile e promuove un ricorso al Tar del Lazio.
Puoi aderire al ricorso che verrà proposto in forma collettiva dinanzi al TAR Lazio per tutti coloro che non sono risultati vincitori e quindi non sono entrati nella graduatoria di merito ma che hanno raggiunto il punteggio complessivo di almeno 70/100 al termine di tutte le prove del concorso docenti.
Le adesioni sono aperte!
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L'amministrazione scolastica ha preso una posizione controversa riguardo ai candidati che, al termine del concorso PNRR 2023 per i docenti della scuola secondaria, sono risultati idonei.
Questi candidati, secondo l'amministrazione, non sarebbero considerati abilitati all'insegnamento. Una decisione che ha sollevato molte perplessità e che lo Studio Legale Diana intende contestare presso il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio.
I dirigenti ministeriali saranno chiamati a giustificare questa scelta, che lo Studio Legale Diana ritiene priva di fondamento.
Infatti, le procedure concorsuali per l'accesso alla professione docente prevedono, di norma, che tutti coloro che raggiungono il punteggio minimo stabilito dal bando ottengano automaticamente l'abilitazione. Nel caso specifico del concorso PNRR 2023, il punteggio minimo richiesto è di 70 su 100.
Sebbene si riconosca che il concorso in questione abbia caratteristiche straordinarie e che le modalità di selezione debbano adattarsi a tempistiche accelerate, non si può tollerare che gli sforzi di numerosi candidati vengano vanificati. Coloro che hanno ottenuto un risultato idoneo si troverebbero, infatti, esclusi dalle graduatorie di merito senza una motivazione valida.
Per lo Studio Legale Diana, il ricorso al TAR è un passo necessario e urgente. L'invito è rivolto a tutti gli aspiranti docenti a unirsi a questa iniziativa, per difendere i propri diritti e garantire che il lavoro e l'impegno profusi non vengano ignorati.