DocentiIl Consiglio di Stato, riporta Orizzonte Scuola, nel mese di aprile, si è pronunciato sulla bocciatura di un alunno, frequentante in DAD per motivi personali e familiari. La decisione ha sollevato un acceso dibattito sul sistema educativo e sulle sue lacune, soprattutto in tempi in cui la didattica a distanza è una realtà importante.
La madre del ragazzo ha deciso di impugnare la decisione dell’istituto, attribuendo la responsabilità della bocciatura a presunte irregolarità e mancanze da parte della scuola, ma anche di alcuni insegnanti. Il genitore asserisce che l'istituto non avrebbe fornito il supporto atto a garantire la promozione del figlio, già in una situazione precaria.
Nonostante queste accuse, il Consiglio di Stato ha confermato la bocciatura dello studente, titenendo che la scuola abbia fatto il possibile per supportare lo studente durante il periodo di DAD.
Questo caso mette in luce le gravi carenze del sistema educativo italiano, venute a galla soprattutto in situazioni di emergenza come quella della scorsa pandemia. È necessario rivedere le modalità di supporto agli studenti in difficoltà per evitare che casi simili si ripetano?
Le critiche al sistema scolastico non si sono fatte attendere. Molti esperti e genitori hanno sottolineato come la DAD abbia evidenziato le disuguaglianze esistenti e la mancanza di risorse adeguate per garantire un'istruzione equa e di qualità per tutti gli studenti.
Il caso dello studente bocciato in DAD e la decisione del Consiglio di Stato potrebbero rappresentare un campanello d'allarme per il sistema educativo. È fondamentale che le istituzioni scolastiche e le autorità competenti lavorino insieme per migliorare le condizioni di apprendimento e supporto per tutti gli studenti, specialmente quelli in situazioni di difficoltà.
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