DocentiRecentemente, il Consiglio di Stato ha emesso una sentenza che ha scatenato un vero e proprio uragano nel mondo della scuola.
La sentenza n. 1798/2024, datata 15 agosto, ha confermato la possibilità di ridurre le ore di assistenza per gli studenti con disabilità, lasciando molti a chiedersi: "Ma chi ha deciso che il bilancio è più importante dell'istruzione?"
Secondo la sentenza, il diritto all'assistenza scolastica, pur essendo fondamentale, non è un diritto divino. È più simile a un buffet: puoi prendere solo quello che c'è, e se il comune ha deciso di servire meno ore di assistenza, beh, è così che va!
La legge, in questo caso, si è dimostrata un po' come un genitore severo: "Se non ci sono abbastanza risorse, non puoi avere il dessert!"
La sentenza si basa sul principio di “accomodamento ragionevole”, stabilito dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità. Questo principio, in parole povere, afferma che l'inclusione scolastica deve essere subordinata alle risorse disponibili. Quindi, se il bilancio è magro, gli studenti con disabilità potrebbero dover accontentarsi di un mini buffet di assistenza.
Ma non dimentichiamo i nostri insegnanti di sostegno, il loro lavoro è fondamentale per garantire che ogni studente, indipendentemente dalle sfide, possa raggiungere i propri obiettivi educativi.
Mentre ci troviamo a navigare in queste acque tempestose, è fondamentale ricordare che l'istruzione è un diritto di tutti. Gli insegnanti di sostegno non sono solo una risorsa, ma una necessità. Speriamo che le decisioni future possano riflettere l'importanza di garantire un'istruzione inclusiva e di qualità per tutti gli studenti.
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