DocentiIl nuovo liceo del Made in Italy è stato dal Governo Meloni presentato come una svolta per la formazione degli studenti, offrendo loro gli strumenti necessari per acquisire competenze specifiche nel campo dell'economia, del diritto e dell'imprenditorialità. Ma è davvero così?
Ilpercorso di studi innovativo che prevede 4 anni di liceo seguiti da 2 anni di ITS. L'obiettivo era quello di offrire una formazione più specializzata e più vicina alle esigenze del mercato del lavoro.
Un entusiasmo iniziale, sottolinea la redazione di Orizzonte Scuola in un articolo, che non si è tradotto in numeri
Ma, a quanto pare, l'entusiasmo iniziale non si è tradotto in numero di iscrizioni. Solo 375 studenti hanno scelto di iscriversi a questo nuovo percorso di studi, un numero troppo basso per giustificare l'attivazione di classi in tutte le scuole del territorio nazionale.
Di fronte a questa situazione, il Governo deve pensare velocemente a una soluzione per evitare che il progetto fallisca già alla partenza.
La deputata della Lega, Giorgia Latini, ha presentato un emendamento che propone di applicare la deroga al numero minimo di alunni per classe, già prevista dal decreto Caivano, a tutte le scuole, in particolare per i nuovi percorsi come il liceo Made in Italy.
Ciò permetterebbe di derogare al numero minimo di alunni per classe in talune aree geografiche e in situazioni particolari, come ad esempio in aree rurali o in scuole con pochi studenti.
Il percorso del liceo Made in Italy promette di offrire competenze specifiche per conoscere i concetti e i metodi dell'economia e del diritto, scoprendo quali sono le competenze imprenditoriali necessarie per valorizzare la produzione del made in Italy.
Ma cosa significa questo in pratica?
Ecco alcune delle competenze che gli studenti potranno acquisire:
Certo, questa soluzione potrebbe sembrare poco produttiva per il futuro, mspesso le questioni complesse richiedono risposte più articolate e strutturali.
Tuttavia, per il momento, questo emendamento potrebbe essere la chiave per far partire i nuovi licei già dal prossimo anno scolastico. Resta da vedere come questa mossa verrà accolta e quali saranno i suoi effetti pratici.
In ogni caso, è chiaro che il Governo deve ancora lavorare sodo per rendere questo progetto un successo e per offrire una formazione di qualità ai nostri studenti.
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