DocentiLa recente sentenza n. 376/2024 della Corte d’Appello di Bologna ha messo in discussione l'uso dell'algoritmo per l'assegnazione delle sedi, scatenando polemiche e dubbi.
Secondo il Ministero dell’Istruzione, essere rinunciatario non è solo una questione di non presentare domanda o rinunciare a una sede, ma anche di non ottenere le sedi desiderate. Le conseguenze possono essere gravi.
Le nuove regole prevedono che, in caso di rinuncia a una sede non preferita, il docente potrebbe essere escluso solo dalle sedi non indicate come preferite, non da quelle richieste.
Un cambiamento che potrebbe influenzare molti aspetti pratici.
Per accedere ai vari profili ATA, ad eccezione dei Collaboratori scolastici, è richiesta una certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale, oltre al...
Gli hikikomori sono ormai un fenomeno noto, individui fra i 14 e 30 anni che scelgono un'estrema reclusione sociale...
Recenti decisioni giuridiche hanno confermato l'importanza del servizio militare e civile nelle graduatorie scolastiche, riconoscendo un significativo incremento di...