SentenzeIl Tribunale Ordinario di Roma, con la sentenza n. 4***/2024, ha stabilito un precedente significativo nel campo del diritto del lavoro, pronunciandosi a favore di una docente precaria.
La questione ruotava attorno al diritto della ricorrente di usufruire del beneficio economico di 500 euro annui tramite la Carta del Docente, bonus previsto dalla Legge 107/2015 per la formazione continua del personale docente. Questa sentenza conferma il principio di parità di trattamento tra docenti a tempo determinato e indeterminato, in linea con la normativa europea.
La ricorrente, rappresentata dall'Avv. Silvestro Diana, ha chiesto l'accertamento del proprio diritto a beneficiare della Carta del Docente per gli anni scolastici 2019/2020, 2021/2022, 2022/2023 e 2023/2024, nonostante fosse stata assunta con contratti a tempo determinato.
L'istanza si basava sull'interpretazione della Legge 107/2015, che, secondo la docente, dovrebbe essere applicata in modo uniforme a tutti i docenti, indipendentemente dal tipo di contratto.
Uno dei punti centrali della sentenza è l'applicazione della normativa europea, in particolare della Clausola 4 dell'Accordo Quadro CES, UNICE e CEEP sul lavoro a tempo determinato, recepito dalla Direttiva 1999/70/CE. Questa clausola stabilisce il principio di non discriminazione tra lavoratori a tempo determinato e indeterminato. La Corte di Giustizia Europea aveva già sancito che il trattamento differenziato dei lavoratori su base contrattuale è in contrasto con il diritto dell'Unione Europea.
Il Tribunale di Roma ha accolto il ricorso della docente, riconoscendo il suo diritto a usufruire del bonus di 500 euro annui per i suddetti anni scolastici.
La sentenza sottolinea che la legge nazionale non può essere applicata in modo discriminatorio e deve essere conforme alle norme di diritto sociale dell'Unione Europea.
Questa decisione rappresenta un passo importante verso la tutela dei diritti dei lavoratori precari nel settore dell'istruzione. Ribadisce che i benefici previsti per la formazione continua devono essere accessibili a tutti i docenti, senza distinzione basata sul tipo di contratto.
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